Stagione del Tartufo Nero Uncinato
Il tartufo nero uncinato, nome latino “Tuber uncinatum Vitt. è una varietà di tartufo nero che si trova principalmente durante la stagione autunnale e invernale. Il tartufo nero uncinato ha una buccia rugosa e spesso presenta una forma irregolare comunque più fine rispetto al peridio dello scorzone. La gleba è color nocciola ed è attraversata da venature bianche molto ramificate e ha un aroma caratteristico con note di terra e funghi. Il tartufo nero uncinato viene utilizzato in cucina per insaporire una varietà di piatti, tra cui paste, risotti, uova, salse e formaggi. Anche se non è considerato altrettanto pregiato del tartufo nero pregiato (Tuber melanosporum), il tartufo nero uncinato offre comunque un’esperienza gustativa interessante ed è il più utilizzato d’Italia in cucina insieme al tartufo nero estivo.
Tartufo Nero Uncinato in cucina
Aroma intenso e sapore gustoso e pieno. Ricette consigliate, pasta fresca, risotto, carni rosse, uovo e crostini. Si utilizza a crudo tagliato a lamelle sottili o grattugiato finemente sopra le pietanze calde e per insaporire ulteriormente i piatti si può preparare una salsa da utilizzare come base.
E’ consigliabile utilizzare il tartufo fresco appena possibile dopo l’acquisto. Si mantiene fresco in frigorifero avvolto in carta scottex neutra dentro un contenitore di vetro o plastica per max 15 giorni, cambiando la carta che lo avvolge ogni 2 giorni. Si lava sotto acqua corrente spazzolando delicatamente la parte esterna per rimuovere i residui di terra.
E’ importante lavarlo solo prima di utilizzarlo perché i residui di terra fungono da conservante naturale. Il tartufo è interamente edibile ed essendo fresco è soggetto a calo peso naturale. Aromatizza qualsiasi alimento poroso con il quale sta a contatto, per insaporire uova e pasta fresca basta chiuderlo in un contenitore con l’alimento che vogliamo aromatizzare per un giorno intero o più.
Attenzione al riso, la conservazione del tartufo nel riso è un falso mito! Il tartufo è formato da una grande parte di acqua e dentro il riso si essicca e disitrata, otterrete l’effetto contrario della conservazione, maggiore sarà il tempo che passerà nel riso e più risulterà secco e inodore.
Se volete aromatizzare il riso tenetelo a contatto con il tartufo solo per qualche ora. Per conservarlo più a lungo possiamo realizzare una salsa da tenere in frigorifero per qualche settimana, aggiungendo olio EVO a coprire tutte le volte che la si utilizza.
Il tartufo nero uncinato si può congelare lavato intero o tritato. Si può realizzare un burro salato da conservare in congelatore, ammorbidendo il burro e impastandolo con il tartufo tritato
La nostra ricetta al Tartufo Nero Uncinato
Tartara e di manzo al tartufo nero con tuorlo d’uovo cremoso
Tempi di preparazione 20 min + 30 min di riposo
Ingredienti per 4 persone
Carne di manzo 400 gr- Tartufo nero uncinato 40 gr min – Filetto di acciuga sott’olio – 2 spicchi d’aglio – 4 uova fresche – Sale fino 50 gr – Zucchero 50 gr – Olio EVO – Sale e pepe per condire la carne
Scaldare in padella abbondante olio e far soffriggere lo spicchio d’aglio, toglierlo e sciogliere dentro il filetto di acciughe, spegnere il fuoco e farlo intiepidire dopodiché grattugiare finemente metà del tartufo disponibile precedentemente lavato e salare. Coprire la padella con il composto e lasciarlo riposare una mezzora. Il sale è molto importante per il tartufo, dosarlo sempre in maniera corretta in modo che il piatto risulti bello sapido, ne esalterà il sapore .
Tritare la carne a coltello, fine ma non troppo. Condire con sale, pepe e olio. Bollire lo spicchio d’aglio per qualche minuto in un bicchiere d’acqua in microonde, lo spicchio deve diventare morbido a tal punto da poterlo ridurre in poltiglia con una forchetta. Aggiungere la salsa al tartufo preparata prima e mescolare. Pesare il totale della tartare e dividere in 4 porzioni, prendere un coppa pasta di 8 cm di diametro (in alternativa potete utilizzare un pirottino di alluminio) e appoggiare direttamente sul piatto finale, riempire con la porzione di tartare, livellare e compattare bene con una forchetta prima di sfilare il coppa pasta, eseguire questa procedura per tutte le porzioni, coprire i piatti con la pellicola e mettere in frigo a riposare , min 30 min- max 2 ore.
Calcolate i tempi per la cena e procedete con i tuorli d’uovo: la fase di marinatura non dovrà superare i 30/40 minuti. In una terrina mescolare i 50 gr di sale con i 50 di zucchero, prendere un recipiente dai bordi rialzati abbastanza largo da poterci appoggiare i 4 tuorli e versare sul fondo uno strato di sale/zucchero ben distribuito. Dividere i tuorli dagli albumi facendo molta attenzione a non romperli, appoggiarli delicatamente sullo strato ben distanziati l’uno dall’altro e aggiungere la restante miscela facendo attenzione a coprirli bene da ogni lato. Lasciare i tuorli a riposare 30 min/ 40 min max.
Estrarre i piatti dal frigo per far stemperare la carne e dissotterrare l’uovo marinato dal sale/zucchero. Sciacquare sotto un filo di acqua corrente per togliere gli eccessi, lo strato esterno del tuorlo dovrebbe aver creato la patina giusta da risultare leggermente gommosa all’esterno e scioglievole all’interno. Adagiare un tuorlo sopra ogni tartare, grattugiare finemente o tagliare a lamelle sottili con un tagliatartufi il tartufo rimasto distribuendolo in parti eque per ogni piatto. Un filo d’olio e un pizzico di sale a chiudere.
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